Nel 1997 a Spello, in occasione della commemorazione del 50° anno della nascita del Motom, 11 appassionati soci fondatori, con uno statuto legalmente registrato, hanno dato vita all'Associazione Nazionale Motom. In un territorio come quello spellano in cui i pendii di certo non mancano, il Motom ha vissuto momenti di grande popolarità ed è stato il mezzo di locomozione più diffuso per la sua economicità, affidabilità senza nulla togliere alle prestazioni.
Il giorno 25 aprile 1997, con il patrocinio dell'amministrazione comunale di Spello (PG) è stata allestita, nel vecchio Palazzo comunale (Sala Della Volta), una mostra unica nel suo genere, di tutti i modelli prodotti dalla casa milanese. Il giorno 4 maggio 1997, a conclusione della mostra, è stato organizzato dai soci fondatori un raduno Motom a carattere nazionale al quale hanno preso parte appassionati Motom provenienti da tutta Italia che hanno avuto la possibilità di visitare paesi come Spello e Assisi, con una sosta davanti alla Basilica di San Francesco.
Il consiglio direttivo informa i soci e i non soci, che l’Associazione Nazionale Motom non è a scopo di lucro (infatti, il bilancio di ogni anno, deve chiudere in parità). Per diventare soci dell’Associazione per l’anno corrente, gli interessati possono inviare un vaglia o un bollettino postale di 15,00€ intestato a:
Associazione Nazionale Motom, Via Brodolini, 27 06038 Spello(PG). Numero C/C Postale: 32355638
Per pezzi di ricambio Motom o per consigli tecnici rivolgersi al Signor Battista Battaglia noto ricambista ed esperto della marca Motom.
Il Signor Battaglia è presente ai maggiori mercatini di mostra/scambio nazionali.
I pezzi potranno anche essere spediti con pagamento al contrassegno.
Giornalino Annuale dell'Associazione Nazionale Motom
Negli anni subito dopo la fine della seconda guerra mondiale l’Ingegner Battista Falchetto, già progettista della Lancia, in collaborazione con gli industriali De Angelis Frua ebbe l’idea di costruire un ciclomotore omogeneo, leggero, robusto ed economico (quasi una piccola motocicletta), di buone prestazioni, elevata affidabilità ma che restasse nei limiti dei classici 50cc. Dopo alcuni prototipi nacque il primo Motom denominato Motomic presentato al salone di Ginevra del 1947 ed il cui nome ha l’abbreviazione di Moto Atomica. Il Motom era costituito da un telaio stampato con forma ad X, composto da due semigusci abbinati; il serbatoio a saponetta viene inserito fra i due elementi, poco dietro il canotto di sterzo. La provata esperienza automobilistica di Falchetto lo ispira anche nella progettazione del propulsore, dotato di ciclo a quattro tempi messo a punto con il motorista Sola, anch’esso della Lancia. Ma sono le particolarità del motore Motom che caratterizzano tale veicolo per tutti i successivi anni di produzione. Si trattava di un motore a 4 tempi, monocilindrico, raffreddato ad aria di buona potenza e consumi eccezionalmente bassi.
Anno di produzione 1947.
Anno di produzione 1948-1949.
Anno di produzione 1949-1950.
Anno di produzione 1951-1953.
Anno di produzione 1953.
Anno di produzione 1954.
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